RISULTATI PRIMA GIORNATA

Stralbi-liante Posso dirlo?

Tre gol dei lions, a punteggio pieno con Real e Dreaming

In una prima di campionato caratterizzata da molti ritorni significativi, su tutti quelli del ritrovato Reassoccer, finalmente motivato e agguerrito dopo un anno di purgatorio, e di mr. Tom Brady, tornato al suo primo amore, la panchina di Stars and Stripes, conquista la prima pagina l'unico mister da sempre nella FUFA, da sempre inamovibile sulla sua panchina: Arrigo Stralbi.

In estate ne aveva dovute sentire di cotte e di crude, sul suo conto. Dimissioni, licenziamento, mister in declino, calcio superato, tanto per dirne qualcuna. Lui è un tipo con spalle larghe ed esperienza da vendere, ma erano in molti nella FUFA a darlo ormai per bollito: sembrava aver fatto il suo tempo, dopo la deludente ultima stagione del suo Posso dirlo?. Dopo la seduta di mercato, poi, si ironizzava pure sullo spessore della rosa messagli a disposizione dalla società: qualche campione sul viale del tramonto e molti semi-sconosciuti. Stralbi si è tappato le orecchie, si è messo a lavorare sodo, come nel suo stile, e si è presentato alla prima di campionato con un undici davvero tirato a lucido, che pare aver già mandato a memoria la lezione del suo tecnico, mettendo facilmente alle corde il suo avversario diretto, il Reassoccer (cui la sorte poteva certo riservare un rientro nella FUFA meno traumatico) con un netto tre a zero. Lions già al top della forma, dunque, e già in cima alla classifica.

Con loro festeggiano i primi tre punti anche Real e Dreaming, ma a fronte di prestazioni meno scintillanti. Approfittano, infatti, sia l'una che l'altra, dello stato da profondi "lavori in corso" delle loro avversarie, Quantevolte e Salsa, che si sono presentate alla prima di campionato in inferiorità numerica e con gravi problemi di condizione. A blancos e rossoneri è bastato semplicemente un golletto delle loro stelle, Amauri e Kakà, per portare a casa punti pesanti. 

Il match più atteso, però, e guarda caso quello che si è rivelato il più spettacolare, era senza dubbio quello della Mediolanum Arena, tra due delle squadre che paiono maggiormente accreditate al titolo. Il super attacco statunitense, contro la super difesa nerazzurra. Ne è uscito un tre a tre, carico di emozioni e colpi di scena, che sentenzia due cose. Uno, Stars and Stripes nelle mani di Tom Brady è un'altra squadra, e gioca un calcio d'assalto, senza paura: con quei tre là davanti potrà fare grandi cose. Due, l'Ambrosiana è sempre la solita: solida, cattiva, forte. Non si illudano gli avversari: è sempre la squadra da battere. Chi scrive rischia di ripetersi, ad ogni inizio d'anno: ma la legge in campionato, fino ad ora, l'ha sempre dettata mister Piero. Altrove, però, e si legga: Supercoppa, la storia è cambiata: la giovane A.C. Picchia ha battuto i tri-campioni FUFA, e si è aggiudicata il suo primo trofeo. Chissà che non sia l'inizio di una nuova era. Lo sperano tutti. Meno uno.

                                                       Lady Toriale

 

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