domenica 31 maggio 2009
COPPA, FINALE
SPAREGGIO 5° POSTO
lunedì 25 maggio 2009
FUFA = LE COMICHE
Sono stati 4 anni molto belli e ringraziamo tutti per i bei momenti passati insieme, ma si è superato il limite e così non è più divertente proseguire. E' vero che la fufa è sempre stato un modo per stare insieme ma essendo anche un gioco in cui si vincono e si perdono soldi deve esserci una competizione leale che a causa del culo dell'ambrosiana manca.
RISULTATI VENTISETTESIMA GIORNATA
Piero IV. L’epopea continua ...
Ambrosiana ancora Campione. Per gli altri non ce n’è.
Era nell’aria, era nella storia, era nelle previsioni. Ma tutti, tranne uno, speravano ancora che succedesse qualcosa per invertire la natura delle cose. Tutti, tranne uno, speravano che la FUFA riuscisse a liberarsi dalla dittatura che la attanaglia da quattro anni, cioè da sempre. La dittatura di mister Piero e della sua Ambrosiana: i signori assoluti della FUFA, i padroni incontrastati. Nessuno mai, per quattro anni, è riuscito a mettersi in mezzo tra l’Ambrosiana e il campionato FUFA, come se si trattasse di una proprietà privata dei nerazzurri. La storia si è ripetuta, la stagione è andata nel solito modo. L’Ambrosiana si comporta come un bimbo che invita sempre qualche amichetto (una volta Stars and Stripes, una volta il Posso dirlo?, una volta il Real, o il Quantevolte) a giocare in un giardino di sua proprietà (leggi: Campionato FUFA); ci gioca, si diverte, e guarda pure i suoi amichetti divertirsi. Ma Lei non se ne va mai dal suo giardino privato, gironzola sempre lì attorno, osserva quel che succede. E a un certo punto, quando si stufa, quando ne ha voglia, caccia tutti fuori. Rimane Lei da sola. Il giardino, in fondo, è solo suo. Questa la storia, in estrema sintesi, della FUFA di questi anni. Questo il rapporto che Piero ha con il Campionato FUFA: è solo roba sua, è tutta roba sua, e per gli altri non ce n’è.
E’ difficile, per chi scrive, trovare ogni anno nuovi spunti e nuovi aggettivi per un epilogo sempre uguale: l’Ambrosiana che vince lo scudetto (e con questo fanno quattro su quattro). Non resta che raccontare, in estrema sintesi, la storia di quest’anno. Quest’anno, nel giardino del Re, ha imperversato in un lungo e in largo un altro soggetto, che potremmo chiamare, decidete voi, Stars and Stripes o Principe (come il suo miglior giocatore). Gli yankees hanno espresso tutto l’anno un gioco spumeggiante, e segnato valanghe di gol; negli scontri diretti, si sono sempre rivelati superiori all’Ambrosiana, tanto in campionato quanto in coppa (causando pure l’eliminazione dei nerazzurri da questa competizione). Inspiegabilmente, però, non hanno vinto. Inspiegabilmente, ha vinto Piero, con una squadra da tutti ritenuta qualitativamente inferiore. Inspiegabilmente, se non si conoscesse Piero: la sua forza, la sua tenacia, la sua passione, la sua competenza, la sua applicazione, la rabbia che riesce a trasmettere ai suoi, sempre e comunque. E’ la dimostrazione che per vincere, spesso, non serve essere i migliori. Bisogna saper vincere. E Piero sa come si fa. Bisognerebbe però anche saper perdere, e non siamo sicuri che Stars and Stripes abbia questa dote, se – come pare – ha già comunicato l’intenzione di voler abbandonare la Lega, per la cocente delusione causata da questa sconfitta. Brady già si era dimesso qualche giornata fa, una volta capita l’antifona. Ma la dirigenza statunitense, almeno Lei, non può andarsene così. E’ bene che ci ripensi, perché così danneggerebbe solo se stessa, e la sua grande stagione.
Abbiamo detto che, come sarebbe finita, in fondo, già si immaginava. Come gli anni scorsi. Campionato assegnato all’ultima giornata, ma per distacco. I nerazzurri hanno amministrato il loro match con il minimo sforzo, imponendosi per 1a0 su un Reassoccer già ultimo e in netto disarmo. Nel frattempo Stars and Stripes dava vita ad un bel match vibrante con l’A.C. Picchia (un plauso per l’impegno), conclusosi sul due pari. Ambrosiana al fischio finale, dunque, a +4 su Stars and Stripes, e via alle feste nerazzurre, da piazza Duse fino a Shanghai, con Piero pronto a snocciolare i numeri del suo quarto trionfo. O è un trionfo unico, che si protrae da quattro anni? Poco importa, tanto fa lo stesso.
Per il resto, con il Reassoccer già retrocesso, l’ultimo verdetto che si chiedeva al campionato era il nome della terza classificata. L’ha spuntata il Real Pifrabari, che con una prestazione brillante ha superato per 3a1 la Dreaming Team, superando così in extremis il Quantevolte, battuto dai gemelli del Posso dirlo? (con questo, sarà pace fatta, tra i due club?). Per i blancos il secondo podio consecutivo è la conferma di essere tra i FUFA top teams, ma i tifosi vorrebbero anche mettere le mani su qualcosa di più sostanzioso, prima o poi. Per gli azzurroverdi il quarto posto ha un sapore amaro, dopo la bella rincorsa nell’ultimo girone su campo neutro, ma il Real è stato più forte e ha meritato di arrivare davanti. Il Posso dirlo?, battendo per 2a1 il Quantevolte, chiude in crescendo una stagione al di sotto delle aspettative, e sale a 29 punti in classifica, proprio dove si trova l’A.C. Picchia commissariata. Posso dirlo? e A.C. Picchia, dunque, regolamento FUFA alla mano, si contenderanno un dignitoso quinto posto allo spareggio. Più indietro in classifica, già tutto era deciso e già tutto è stato detto. Un Salsa salvo con miracolo (complimenti al patron Raimondo!), una Dreaming salva per miracolo (ultime dodici di campionato senza vittorie!). E un Reassoccer condannato ad un anno di purgatorio, salvo miracolo.
Lady Toriale
class.: AMB 49, S&S 45, RPF 35, QNT 33, ACP 29, PD? 29, SLS 24, DRM 23, RSC 19
sabato 23 maggio 2009
VENTISETTESIMA GIORNATA
lunedì 18 maggio 2009
RISULTATI VENTISEIESIMA GIORNATA
sabato 16 maggio 2009
VENTISEIESIMA GIORNATA
Penultima di campionato, ma su tutti i campi si gioca ancora per tutti gli obiettivi possibili. L'incontro di cartello è il derby tra Quantevolte e Ambrosiana, dove gli azzurroverdi proveranno a mettere i bastoni tra l'Ambrosiana lo scudetto, oltre che a mettere in cassaforte il terzo posto. Stars and Stripes non può permettersi di perdere punti contro il Reassoccer, se vuole credere allo scudetto. Ma nemmeno il Reassoccer sarà in vena di regali, se vuole restare aggrappato alla A. Dipenderà anche dal risultato del Salsa, all'ultima uscita stagionale, contro l'A.C. Picchia già salva. La squadra di Raimondo sarebbe aritmeticamente salva, in caso di vittoria. Cercheranno di guadagnare (e di rubarsi a vicenda) punti salvezza Posso dirlo? e Dreaming Team. Al termine di questa giornata, tutto potrebbe essere già deciso. Oppure tutto ancora in bilico.
Su campo neutro, ça va sans dire.
lunedì 11 maggio 2009
RISULTATI VENTICINQUESIMA GIORNATA
Ambrosiana a +2. Brady se ne va. Orgoglio e spettacolo Salsa.
Quando si comincia a sentire l'odore di traguardo, di ufficialità, di cose grosse, ecco che si fa avanti Piero con la sua Ambrosiana. Ci risiamo, anche questa volta, anche quest'anno. Mancano due gare al termine, e l'Ambrosiana ha salutato la compagnia di Stars and Stripes. I nerazzurri hanno vinto. Gli americani hanno pareggiato. I primi (nel discorso e in classifica) vanno avanti per la loro strada. I secondi (nel discorso e in classifica) perdono terreno. Forse è presto per fare dei bilanci, ma certo è che Piero e soci non hanno mai visto lo scudetto così da vicino, quest'anno. Tanto che Brady, infuriato e deluso, ha deciso di farsi da parte. Tanto che la dirigenza a stelle e strisce sta seriamente pensando di mettere in liquidazione la società e di farla finita con la FUFA. Alla base di tutto, ancora e sempre, la tanto chiacchierata buona (ottima?) sorte di Piero.
La cronaca. L'Ambrosiana si è imposta su una Dreaming brillante e generosa, per 1a0, capitalizzando al massimo il golletto di Rocchi (toh, chi si rivede!). Dreaming brillante e generosa, sì, ma in 10 uomini, causa un'improvvisa penuria di difensori, che ha spianato la strada ai nerazzurri; diversamente, infatti, con i gol di D'Agostino (che inspiegabilmente, però, non ha battuto un secondo rigore, normalmente di sua competenza) e Marcolini, i nerazzurri, non brillantissimi, non sarebbero riusciti a vincere. Ma uno dei punti di forza dell'Ambrosiana è sempre stato anche questo: ottenere (sempre) il massimo, (spesso) con il minimo sforzo: c'è chi lo chiama Culo, chi lo chiama Carattere. Ma sempre 3 punti vale, e le chiacchiere stanno a zero. Gli yankees hanno pareggiato per 1a1 contro il Quantevolte, sette giorni dopo lo scontro in Coppa (fatale agli statunitensi): azzurroverdi più in palla, americani non brillantissimi, pareggio tutto sommato giusto. Si è detto: "nerazzurri non brillantissimi" e "americani non brillantissimi". Ma, a parità di prestazioni, l'una vince, l'altra pareggia. E proprio questo ha fatto perdere le staffe a Tom Brady, l'uomo che più di tutti incarna lo spirito Stars and Stripes; il bel Tom è esasperato dalla sensazione che la sua squadra, per vincere, debba fare doppio sforzo rispetto ai rivali. La società lo ha assecondato, paventando il possibile ritiro dalla FUFA a fine campionato, e rimpiazzando Brady con Adriano (già a libro paga, quindi nessun esborso) e la sua Fragolina. Se la sostanza della protesta può essere compresa o condivisa, non condiviamo per nulla le decisioni prese: Brady, da comandante, non può abbandonare la barca mentre rischia di affondare; Stars and Stripes, società gloriosa, non può ritirarsi dalla FUFA per aver perso contro la squadra più titolata della FUFA. "La FUFA non si abbandona", così ha detto il patron del Salsa.
Il Salsa, cioè la squadra che ha compiuto l'impresa della giornata. Il 4a0 sul Real Pifrabari potrebbe essere il timbro sulla salvezza della squadra di Raimondo: una partita perfetta, senza errori, senza sbavature. La dimostrazione di come, a volte, le motivazioni possono fare la differenza e azzerare i valori tecnici. A questo punto, con ancora solo una partita da giocare, il Salsa vede da vicino una salvezza (ora è a +4 sul Reassoccer), che avrebbe del miracoloso: già, perchè forse non tutti ricordano che la banda di Raimondo partiva da un pesante - 3 in classifica, causa epilogo giudiziario della passata stagione. La FUFA non si abbandona, ha detto Raimondo. Come si fa a non abbandonarla, lo stanno dimostrando i suoi giocatori. Adesso, la situazione si fa più critica per Reassoccer e Dreaming Team. I pakistani hanno perso, pur non sfigurando, contro l'A.C. Picchia (2a1), e il loro calendario, per le ultime due partite, è da bollino rosso: Stars and Stripes e Ambrosiana. Ma la banda di Reas, ora, può far corsa anche sulla Dreaming Team, scivolata in penultima posizione. I londinesi, a secco di vittorie da una vita, stanno provando in tutti i modi a imboccare la strada che porta alla serie B: non è detto che ci riescano, dato che mancano appena due giornate. Ma se sono riusciti, nel giro di tre mesi, a finire dalla zona podio al penultimo posto, c'è poco da star tranquilli. Ancora pericolante, anche se più tranquillo, avendo in dote un margine di qualche punto, il Posso dirlo?, a riposo in questa giornata. Fanno festa, invece, dalle parti della Siberia, per la sicurezza aritmetica della permanenza in A; a prescindere da quel che ne sarà del futuro della società, sarà importante potere, eventualmente, ripartire dalla serie A. Mister Pippotto ha portato a termine la sua missione, e il suo compito era parecchio delicato, viste le condizioni in cui si è trovato a dover operare. Piccolo passo in avanti, infine, in chiave terzo posto, per il Quantevolte, che ora ha un margine di un punto sul Real, potendo contare anche su una partita in più da giocare. Sempre che il Real si decida a giocare le partite che deve: Poli, disinteressatosi della formazione dei suoi, ha provato a giustificarsi dicendo che pensava che i suoi riposassero: ma l'unico che si è preso parecchi giorni di riposo (non autorizzati) pare essere stato lui: inutile dire che i tifosi blancos non hanno gradito, e continuano gli appostamenti sotto la sua abitazione.
Nulla, per ora, nè in testa, nè in coda, è ancora definitivo. Ma la classifica, il calendario, gli episodi, la storia, le stelle fanno pensare ad un epilogo ben preciso, anche per questo campionato. Un campionato che sembra strizzare l'occhio, nuovamente, per il quarto anno di fila, a mister Piero. E se non gli sta strizzando l'occhio, allora vuol dire che si tratta di un campionato con gli occhi a mandorla.
Lady Toriale
class.: AMB 43, S&S 41, QNT 33, RPF 32, ACP 27, PD? 25, SLS 23, DRM 22, RSC 19.